Musica, teatro e ricerca: la Fondazione Graziella ancora al fianco di Telethon

Serata di gala Telethon Coordinamento Arezzo Teatro Petrarca

“Più unici che rari” è stata una serata per raccogliere fondi per la ricerca delle cure per le malattie rare

AREZZO – Lo spettacolo incontra la ricerca. Per il secondo anno consecutivo, la Fondazione Graziella – Angelo Gori ha scelto di essere al fianco del coordinamento aretino di Telethon nell’organizzazione dello spettacolo di arte varia “Più unici che rari” che, in programma alle 21.00 di sabato 8 aprile 2017, ha rappresentato l’occasione per raggiungere un duplice obiettivo: sensibilizzare la cittadinanza verso l’importanza della ricerca nel campo delle malattie rare e raccogliere fondi. Per realizzare questo scopo benefico è stata promossa una serata al teatro Petrarca dove la danza, la recitazione e la musica sono stati gli strumenti per ribadire il valore di un impegno nel dare risposte a quelle famiglie che, ogni giorno, devono farsi carico di situazioni di patologie genetiche così rare da non poter ricevere spesso risposte adeguate in termini di cura e di sostegno.

In quest’ottica, Telethon svolge un’importante funzione che è stata raccontata dal presidente del coordinamento provinciale Lorenzo Barbagli, dalle parole del vicepresidente nazionale di Telethon Omero Toso e dalla testimonianza della ricercatrice aretina Cecilia Ferrantini. Il programma della serata è stato scandito dal balletto della scuola di danza La Piccola Etoile, dall’esibizione del quartetto jazz Overtones Sax Quartet, dallo spettacolo “Esercizi di gabbiani” di un gruppo di attori della Libera Accademia del Teatro guidati da Uberto Kovacevich, dalla musica del gruppo De Andrè e la Filosofia, dai suoni dei trentadue bambini della band giovanile Acchiappanote, e dai brani di numerosi cantanti e musicisti del territorio. Una grande festa, dunque, che ha fatto affidamento sulla vicinanza della Fondazione Graziella – Angelo Gori che ha nuovamente concretizzato il proprio impegno in ambito socio-sanitario attraverso il sostegno all’attività di Telethon già dai suoi primi passi in città. Ma una grande festa che ha nuovamente mostrato anche il grande cuore della città di Arezzo e degli aretini.